
Sempre più donne dipendenti
A questo tipo di donne non piacciono i bravi ragazzi che trovano addirittura noiosi e angoscianti e preferiscono i “lazzaroni” spesso arrivando ad annullarsi sempre in attesa di una loro telefonata, invito o incontro che non arriva mai.
Altre si accoppiano con uomini violenti che le umiliano o, addirittura, che le picchiano senza riuscire non solo a difendersi ma a chiudere la relazione.
Di fronte a questo problema, che si sta diffondendo a macchia d’olio, mi sono posta il problema di come aiutare queste mie pazienti che, innamorate, non vogliono sentire ragioni e scambiano i comportamenti crudeli del partner per autonomia/indipendenza o che arrivano a giustificare comportamenti ingiustificabili.
Da dove nasce il problema?
Da una bassa autostima, da un profondo senso di inadeguatezza e di colpa per cui pensano, a livello inconscio, di non meritare l’amore.
Tutto ciò ha origine nell’infanzia, nei rapporti con i genitori, soprattutto con il padre, primo amore di ogni donna. La bambina, non sentendosi amata dal padre assente, aggressivo, freddo, si sente colpevole, attribuisce la colpa a se stessa e cerca di sacrificarsi pur di ottenere l’amore. Gli ambienti familiari tipici sono: un ambiente freddo in cui i genitori sono in conflitto; una madre alla rincorsa di un marito assente; una madre depressa che ha bisogno di essere accudita dal marito (che naturalmente non lo fa); genitori che pensano solo al denaro, alla prestazione scolastica e lavorativa; genitori assenti per lavoro; genitori infelici.
Come uscirne?
Facendo psicoterapia, imparando a amare se stesse e a rompere gli schemi negativi del passato. Solo sciogliendo i nodi del passato, ci si può liberare dalla sofferenza e avviarsi verso la felicità.Maria Cristina Strocchi
di MARIA CRISTINA STROCCHI | 03/08/2009
A questo tipo di donne non piacciono i bravi ragazzi che trovano addirittura noiosi e angoscianti e preferiscono i “lazzaroni” spesso arrivando ad annullarsi sempre in attesa di una loro telefonata, invito o incontro che non arriva mai.
Altre si accoppiano con uomini violenti che le umiliano o, addirittura, che le picchiano senza riuscire non solo a difendersi ma a chiudere la relazione.
Di fronte a questo problema, che si sta diffondendo a macchia d’olio, mi sono posta il problema di come aiutare queste mie pazienti che, innamorate, non vogliono sentire ragioni e scambiano i comportamenti crudeli del partner per autonomia/indipendenza o che arrivano a giustificare comportamenti ingiustificabili.
Da dove nasce il problema?
Da una bassa autostima, da un profondo senso di inadeguatezza e di colpa per cui pensano, a livello inconscio, di non meritare l’amore.
Tutto ciò ha origine nell’infanzia, nei rapporti con i genitori, soprattutto con il padre, primo amore di ogni donna. La bambina, non sentendosi amata dal padre assente, aggressivo, freddo, si sente colpevole, attribuisce la colpa a se stessa e cerca di sacrificarsi pur di ottenere l’amore. Gli ambienti familiari tipici sono: un ambiente freddo in cui i genitori sono in conflitto; una madre alla rincorsa di un marito assente; una madre depressa che ha bisogno di essere accudita dal marito (che naturalmente non lo fa); genitori che pensano solo al denaro, alla prestazione scolastica e lavorativa; genitori assenti per lavoro; genitori infelici.
Come uscirne?
Facendo psicoterapia, imparando a amare se stesse e a rompere gli schemi negativi del passato. Solo sciogliendo i nodi del passato, ci si può liberare dalla sofferenza e avviarsi verso la felicità.Maria Cristina Strocchi
di MARIA CRISTINA STROCCHI | 03/08/2009